Scritti e riflessioni di Rita Pagura in Del Col

 


Le giornate

I° giorno
II° giorno
III° giorno
15-Novembre-1987
7-Dicembre-1987 8-Dicembre-1987 13-Dicembre-1987 20-Dicembre-1987

I° giorno.La tua volontà sia fatta, tutto per te, mio Dio, quanto faccio, soffro, dico e penso in ogni mio respiro, in ogni mia parola. Con te, Maria, madre d'amore. Ti offro per l'opera di Maria, per l'AC: che crescano e fioriscano anime per te, amore infinito. Domando perdono a Dio e ai fratelli di tutti i miei peccati e delle mie mancanze d'amore. Perdono e pregate per me, voi tutti che mi avete conosciuto. Ho tanta gioia nel mio cuore. Gesù deve trionfare.


II° giorno. Terminati gli esami, sono più tranquilla. Ho assistito alla S. Messa e mi sono confessata come fosse l'ultima confessione. Mi sono messa nelle sue mani. Gesù, fa di me quello che tu vuoi e dammi la forza di fare la tua volontà.


III° giorno
. Mi son fatta il bagno alle 4 in preparazione dell'operazione. Ho recitato il S. Rosario: misteri gloriosi e dolorosi. Poi ho fatto la S. Comunione. Gesù, tu sei tutto, ti amo con tutto il mio povero cuore, ti amo e ti offro tutto per l'opera di Maria.


15-Novembre-1987
. La seconda domenica che sono all'ospedale. La suora mi portò alla S. Messa in ?° Chirurgia. Erano quasi tutti uomini. Il sacerdote fece una bella omelia. Prepararsi all'incontro con il Signore con gioia, amarci con cuore, ascoltare la persona che ti parla, aiutare nelle piccole cose. Oggi sono state 30 persone a farmi visita, tutte gradite. Sono venuti i giovani di AC, mi spiegarono quello che faranno 1'8 dicembre, festa dell'Immacolata e dell'adesione. Mi fece molto piacere sapere che in quell'occasione 5 responsabili dell'AC vanno al congresso a Roma. È necessario partecipare per crescere e saper animare. Essere laici cristiani preparati.


7-Dicembre-1987. Vigilia dell'Immacolata. Questa mattina ho fatto la S. Comunione in preparazione alla grande festa che si tiene in tutto il mondo. A Roma sono diverse le associazioni che si incontrano per discutere, meditare, aggiornarsi.
AC: Maria le sia Madre, Maestra, modello di vivere e far vivere, per portare Gesù nel mondo, che ce n'è tanto bisogno.
A Cadine e Castelgandolfo ci sono riunioni di tipo Mariapoli. Maria, sei tu che guidi questo mondo e devi far trionfare Cristo Gesù, quando non per caso sono riuniti Reagan e Gorbacìov proprio sotto lo sguardo di Maria e lo Spirito Santo li ispiri nell'operare per la pace e il dissolvimento degli armamenti e dei missili. Mentre ero sotto le macchine degli esami, che mi veniva voglia di gridare, ho offerto proprio per questa intenzione. Sono una povera, miserabile creatura, però lui mi fa sentire universale. Per Lui, con Lui e in Lui. Con Maria, che la sento vicinissima. Bella Santa Immacolata, Madre di tutta l'umanità.


8-Dicembre-1987. Oggi sono andata alla S. Messa, la prima volta dopo sei giorni che ritornavo a camminare fino all'ascensore. Don Bernardino fece una bellissima omelia su Maria, incominciò così: in una famiglia, quando manca la mamma tutti s'accorgono che manca la persona più importante. Maria nella Chiesa è quella che ci ha dato Gesù e noi siamo diventati suoi figli e ognuno di noi dovrà essere come lei: portare Gesù al mondo, essere madri di chi ci passa accanto, vivere Maria.
Non sono sempre capace, ma bisogna ricominciare sempre e Lei ci da la forza di andare avanti, di essere portatori di gioia.


13-Dicembre-1987. Festa di S. Lucia, festa di gioia. Gioire perché viene il Signore, arriva il Salvatore Gesù, l'atteso.
Maria, per questo siamo lieti. Nella vita bisogna gioire anche nelle difficoltà,
nella malattia, perché siamo collaboratori con Lui per un mondo nuovo.
Sapersi accontentare di quel io che abbiamo. Chi si contenta, gode. Espandere
sempre serenità intorno a noi, pace, gioia, essere lieti.
Gesù, ti offro questa mia permanenza in ospedale per l'opera di Maria, per l'AC, per la pace nel mondo, piccolo seme nel mare dell'umanità.
Tu sei tutto, io sono niente, ma ti amo sopra ogni cosa.


20-Dicembre-1987. Ieri sono ritornata a casa. Grazie, Signore. Nel salutare tutte le compagne di malattia, lasciando loro gli auguri di una presta guarigione e di un santo Natale, dissi loro fra l'altro le frasi di Sartre (non. so se dico giusto il nome), che fece una poesia su Maria, che mi colpì motto. Maria, che strinse un Dio fra le sue braccia, chi mai è più maestosa di Lei?
Noi possiamo stringere Gesù nella S. Eucarestia, stringerlo come lei, dirgli ti amo, aiutami in tutte le mie necessità e salva il mondo intero. Quale Natale più bello che Gesù stretto al cuore. E possiamo sempre fare ciò e Lui è in noi e noi in Lui.
Noi laici parliamo di Gesù perché il mondo scristianizzato ha bisogno di lui, vorrebbe rigettarlo e si trova inquieto fuori di Lui, nell'angoscia, nella disperazione.
Quante persone ho animato ad aver fiducia in Lui, nella sua volontà e a dare un valore alla sofferenza.
Non cambiamo la situazione se siamo angosciati, anche Gesù nell'Orto ha detto: Passa da me questo calice, però non la mia ma la tua volontà sia fatta. Perciò, se la prendiamo con filosofia e come volontà sua, ci da la forza anche per superare le prove dolorose.
Io ho vissuto con gioia questo periodo di dolore, offrendo, pensando di portare un granellino di sabbia nella corredenzione con Cristo per l'opera di Maria, per la pace, per l'AC, per il mondo intero.